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mercoledì 26 febbraio 2014

Krug...il sogno di un uomo

Non posso esimermi da scrivere due righe sulla serata davvero magica con Olivier Krug e i suoi Champagne...

Premetto che scriverò davvero due righe.
Mi ero armato di buona volontà ed ero pronto a prendere appunti sui vari aspetti tecnici della produzione e della degustazione, quando, ad un certo punto inizia a parlare Olivier Krug, e, con una semplicità disarmante riesce a catturare subito la mia attenzione, raccontando la storia e la filosofia della maison, e, sinceramente in quel momento mi è venuto solo da ascoltare in silenzio, come un bambino a cui si racconta una favola per la prima volta.

Cosa caratterizza uno dei migliori Champagne del mondo?...quali segreti nasconde la sua produzione? Dalle parole del signor Olivier, si comprende soprattutto come la filosofia aziendale abbia radici antiche, risalenti a metà '800, quando il suo antenato, Joseph Krug, volle dare vita ad un suo sogno, creare una Gran Cuvée che fosse unica e riconoscibile nel tempo.
Oggi, tutto questo si traduce in una ricerca maniacale delle uve migliori provenienti dai migliori Grand Cru (soprattutto nella zona Montaigne de Reims) e soprattutto vinificazioni singole per ogni parcella di vigneto!!!! 
Risultato centinaia di vinificazioni che poi daranno vita a tantissimi vini base, che invecchiati più o meno, verranno poi degustati per creare la Gran Cuvée

In poche parole...ci vogliono più di 20 anni per creare una Gran Cuvée!!!

Se avete la fortuna di avere una bottiglia di Krug, o quando la comprerete, sul retro potete trovare un codice "ID KRUG" che, se inserirete nell'apposita sezione del sito https://www.krug.com/it potrete risalire alla composizione e a come si è arrivati alla realizzazione di quella Cuvée.


I Vini:

Krug Gran Cuvée
Krug 2003 (bottiglia fatta assaggiare in anteprima per l'Italia in quanto non ancora sul mercato)
Krug Gran Cuvée 2
Krug 2000
Krug 1998
Krug 1996 (servita da una doppiomagnum!)
Krug 1989


Cosa dire??...grandissima eleganza, profumi nitidi, freschi ma al contempo complessi (frutta, spezie dolci, pasticceria, pane fresco, erbe aromatiche, fiori elegantissimi) che si ritrovano in tutti e 7 i bicchieri, con l'unica eccezione, inevitabile, del 1989 che presenta anche ovvi sentori ossidati, in ogni caso per niente fastidiosi, segno dei 25 anni portati sulle spalle.
Al momento dell'assaggio Olivier ci invita a degustare con queste parole:

"...provate a non pensare agli aspetti tecnici, ma a cosa vi comunica il vino, in questo modo, vedrete che vi ricorderete per sempre la prima volta che avete assaggiato Krug...per chi non è la prima volta che assaggia Krug, immagini che sia la prima volta!"

Devo essere sincero, è stata la prima volta che assaggiavo Krug, e sono stato davvero rapito...e penso che non me lo dimenticherò!!
L'aspetto che mi ha più colpito è ancora la grandissima eleganza, un'armonia di sensazioni che faccio veramente fatica a descrivere nel dettaglio..e poi una pulizia e una lunghezza spaventosa...su tutte le annate!!!!

Nella mia pur modesta esperienza...il Krug 1996 è il vino più buono che abbia mai assaggiato!...davvero senza parole...

Ogni volta che ci ripenso mi sembra di rivivere quelle emozioni, spero di non essere stato troppo pomposo, ma vi assicuro che non ho esagerato con gli aggettivi, e non saprei davvero come far capire diversamente le sensazioni provate!
Prima di partire...


Krug 1996!!!



Una menzione per Monsieur Olivier Krug; persona davvero gentile, simpatica e con una grande  capacità di comunicare. Alla fine non ho resistito e sono andato a stringergli la mano!

Un ringraziamento particolare va alla squadra di Hockey americano per cui tifo, The Pittsburgh Penguins!!!
Eh sì...perché proprio nell'intervallo tra primo e secondo periodo, una domenica notte di qualche settimana fa, intanto che seguivo la loro partita via streaming, ho dato un occhiata al sito di Ais Milano e ho visto, appena pubblicato, un evento..."24 Febbraio Serata degustazione Champagne Krug"...e ovviamente io cosa ho fatto???..click immediato su PRENOTA!!

Questo fatto non avrebbe alcuna importanza senonchè al pomeriggio seguente erano già esauriti i posti a disposizione!!!!!!!!...perciò se non fossi stato sveglio...

BENEDETTO FUSO ORARIO!!!

mercoledì 19 febbraio 2014

Mitteleuropa del vino - Austria

Prima giornata dell'interessante seminario sui vini mitteleuropei a cura del Sommelier pluripremiato e grande esperto di vini mitteleuropei, Nicola Bonera, organizzato da Ais Milano.

Prima tappa...AUSTRIA...









Una nazione incastonata tra le Alpi, la Repubblica Ceca e l'Ungheria, attraversata per un tratto dal Danubio. Questa sua collocazione geografica fa si che sia un crocevia, oltre che di culture, anche di differenti correnti climatiche che influenzano in modo significativo la viticoltura.

Tre le aree climatiche:

1. Nella zona nord del paese, il clima è caratterizzato da forti escursioni termiche per le incursioni frequenti dei venti freddi provenienti da nord; forte anche l'influenza del Danubio (sulle sue rive le aree viticole più importanti)

2. La zona ad est, al confine con l'Ungheria, è caratterizzata da estati con venti caldi-umidi tipici del clima pannonico (in questa zona condizioni ideali per lo sviluppo della Botrytis anche grazie alla presenza del lago Neusiedlersee, poco profondo, che funge da scambiatore di calore)

3. La zona a sud-est, la Stiria, al confine con la Slovenia si distingue per un clima più temperato con influenze mediterranee. (la zona più adatta per le uve a bacca rossa)

Anche i terreni si possono, in linea di massima, dividere in tre tipologie:

1. Prevalenza di scisti, Gneiss (rocce di quarzo e silicio) e Löss (depositi di origine eolica) nel nord
2. Sabbia e arenare nel Burgenland vicino al lago Neusiedlersee
3. Terreni calcarei con affioramenti vulcanici in Stiria nel sud-est

Le aree viticole:

1. Niederösterreich (60% della superficie totale vitata - Nord)

. Weinviertel
. Kamptal
. Wachau
. Kremstal
. Traisental
. Wagram
. Thermenregion
. Carnuntum

2. Wien (2% - Zona intorno a Vienna)

3. Burgenland (30% - Zona est - Lago Neusiedlersee)

. Neusiedlersee
. Neusiedlersee Hugelland
. Mittel Burgenland
. Süd Burgenland

4. Stiria (8% - Zona Sud-Est)

. Süd-Oststeiermark
. Südsteiermark
. Weststeiermark















Queste le 4 macrozone, e le 16 doc, che si aggiungono a 3 igt (Weinland/Steierland/Bergland)
I vitigni coltivati, su una superficie complessiva di circa 45.000 ha, sono 35


I più importanti a bacca bianca:
Gruner Veltliner / Riesling (a Nord lungo il Danubio)
Welschriesling (Riesling italico) / Neuburger / Muskat Ottonel (sulle rive del Neusiedlersee)
Weißburgunder (Pinot Bianco) / Sauvignon Blanc / Chardonnay (nel Sud)

I più importanti a bacca rossa:
Zweigelt / Blaufränkisch / St.Laurent / Blauer Portugieser / Blauer Wildbacher / Blauburger /  Pinot Noir

Curiosità: Nella zona di Vienna, vengono prodotti vini, freschi, leggeri, un po' rustici, adatti al consumo immediato, da uve miste coltivate nei vigneti, classificati con il nome "Gemischter satz", appena fuori dalla città; mentre nella Stiria viene prodotto un vino rosato con le stesse caratteristiche di rusticità e semplicità, chiamato "Schilcher" dal vitigno Blauer Wildbacher

Per quanto riguarda rese e legislazione vi rimando al sito www.austrianwines.com che spiega tutto in modo molto esauriente. Qui non mi soffermo, altrimenti rischierei di annoiare, e oltretutto non mi sembra il caso di parlare eccessivamente di leggi.
A questo proposito però, va specificato che in Wachau c'è una legislazione autonoma, che classifica i vini in base alla qualità:

Steifeder - Federspiel - Smaragd

Riporto quest'informazione in quanto quasi tutti i vini degustati sono provenienti da questa che è la regione più importante


Wachau























Vigneto vicino al lago Neusiedlersee



















I Vini degustati:


1. Wachau - Grüner Veltliner Federspiel Hinter Der Burg 2012 Weingut Prager
2. Wagram - Grüner Veltliner Spiegel Erste Lage 2011 Ott
3. Wachau – Grüner Veltliner Smaragd Achleiten Stockkultur 2011 Weingut Prager
4. Wachau – Grüner Veltliner Smaragd Ried Loibenberg 2011 Emmerich Knoll
5. Wachau – Grüner Veltliner Smaragd M (Monumental) 2009 F.X. Pichler

6. Wachau – Riesling Federspiel Ried Loibenberg 2012 Emmerich Knoll
7. Wachau – Riesling Smaragd Wachstum Bodenstein 2011 Prager
8. Wachau – Riesling Smaragd Loibner Berg 2011 F.X. Pichler
9. Wachau – Riesling Smaragd Singerriedl 2008 Franz Hirzberger
10. Neusiedlersee Hugelland - Eiswein Cuvee 2010 Ernst Triebaumer


Le caratteristiche principali dei Grüner Veltliner sono, per quanto riguarda l'esame olfattivo, note vegetali e di erbe aromatiche, di spezie come pepe bianco e coriandolo, e sentori di frutta esotica e agrumi. All'assaggio sono quasi salati, con un'acidità evidente e rinfrescante, i più maturi, presentano anche una buona cremosità; ma anche qui la caratteristica che li contraddistingue, (molto evidente nel vino n°4 di Emmerich Knoll, il mio preferito) è il finale speziato...piccante!!..da tenere in grande considerazione per accompagnare piatti della cucina asiatica, o delle più italiane linguine con scampi su salsa di basilico e zenzero.
Grande eleganza, morbidezza e persistenza anche nel vino n°3..molto bello!!

Parliamo di Riesling; si presentano all'olfatto con note più fruttate, frutta gialla e agrumi, e floreali di sambuco; infatti, alla cieca, nelle versioni più giovani, questa aromaticità potrebbe ricordare i Sauvignon Blanc, mentre nelle versioni con qualche anno in più sulle spalle, si riscontrano sentori speziati (zafferano) ed eterei (cera) simili ai Sauternes. In bocca presentano una bella freschezza, a tratti straripante, e una sapidità meno accentuata rispetto ai Grüner, e inoltre, le versioni più giovani, mantengono nel finale di assaggio una bella fragranza di profumi molto piacevole.
Io ho apprezzato in particolar modo il n°8 (grande eleganza!) e il 9 (quasi un Sauternes).

Menzione a parte per l'Eiswein; grande residuo zuccherino, bilanciato da una acidità fantastica, sia al naso che in bocca note di resina, erbe officinali, note balsamiche e terrose, totalmente inaspettate da un vino dolce! Molto particolare...da non abbinare ai dolci, proprio per la grandissima acidità, meglio abbinarlo a formaggi aromatici!.

Eiswein grape
So che più che un post è venuto un trattato, ma penso che concentrare tutte le informazioni, le tradizioni, le sensazioni che i prodotti dell'enologia austriaca possono dare, sia impresa abbastanza difficile, e penso che meno di così non potessi scrivere!!

Consiglio finale: Andate e visitate l'Austria vinicola e soprattutto la Wachau!!..dalle foto merita proprio!

* I prezzi in enoteca dei vini, sono abbastanza importanti, in quanto vanno più o meno dai 45 ai 75€ in enoteca; per la scelta segnalo il sito dell'importatore di Vipiteno
http://wine.pretzhof.com



Alla prossima puntata!



Cheers!!





venerdì 7 febbraio 2014

Vin de Champagne

Seconda puntata dedicata allo Champagne.

Samuel Cogliati ci guida alla scoperta di piccoli vigneron, che si differenziano dalle grandi maison per il limitato numero di bottiglie prodotte, e per la tecnica di produzione (Champagnisation Artigianale).
Inoltre questa volta abbiamo assaggiato prodotti provenienti da zone "periferiche" delle più rinomate zone di produzione, Montagne de Reims, Vallée de la Marne, Cote de Blancs e Cote de Bar - Aube -

Nel caso di questo tipo di produzione, si parla di "Vin de Champagne", per rimarcare la differenza tra ciò che è frutto di una produzione su larga scala (Champagne-Grandi Maison) e ciò che è prodotto artigianalmente, che è contraddistinto da una propria personalità molto più spiccata e, proprio per questo, dotato anche di una complessità maggiore e una non immediata comprensione al momento della degustazione.
Tutti questi aspetti ci pongono davanti non ai soliti, pur eccezionali, Champagne, ma a qualcosa che fa risaltare il carattere proprio del vino di partenza; qualcosa che va al di là della classica degustazione di un vino spumante.

I passaggi chiave della Champagnisation Arigianale:

1. Fondamentali, come spesso si sente dire, la sanità delle uve e le tecniche di lavorazione del vigneto (no diserbo, chimica...ecc) con un occhio alle rese contenute, anche se qui in Champagne per resa contenuta si intende <10000 kg/ha soprattutto per lo Chardonnay, in quanto a differenza di altre zone, qui è sempre importante avere tanta uva, in quanto la completa maturazione è difficile da ottenere.

2. I "Vin Claire", cioè le basi spumante, è importante che siano ottenute con pressatura frazionata, e soprattutto, devono essere frutto di lunghe fermentazioni con lieviti indigeni; quindi il processo è molto più complicato e da tenere sotto stretto controllo.

3. Per quanto riguarda la spumantizzazione, è fondamentale:

- un tiraggio molto tardivo (da Aprile in poi) 
- un lungo affinamento "sur lattes" cioè sulle fecce (>24 mesi)
- osservare un periodo di riposo (3-6 mesi) tra sboccata e commercializzazione

4. Ultimo, ma non meno importante, aspetto è quello che riguarda l'autenticità. Vale a dire privilegiare un singolo Cru, uve di una sola annata, e usare bassi dosaggi, o non dosare il vino dopo la sboccatura

Queste sono le caratteristiche tecniche per produrre uno Champagne "artigianale"; uscendo dai tecnicismi, e trovandoci davanti i 6 vini alla cieca, partiamo per un bel viaggio, passando dalla teoria alla pratica!


Abbiamo assaggiato:

1. Champagne Brut "Polisy" 2005 - Andrè Beaufort

Da Chardonnay e una parte di Pinot Nero, colpisce per dei profumi leggermente fruttati come gelatina di frutta, ma anche vegetali, di erba appena tagliata, e speziati, di liquirizia.
All'assaggio ha una tenera cremosità e buana morbidezza, con richiami di mandarino e liquirizia e una bella acidità nel finale; davvero di grande bevibilità!

2. Champagne Extra-Brut "Resonance"- Marine Courtin

Molto particolare, da uve Pinot Nero, all'olfatto è vegetale e balsamico, menta, timo, rosmarino con leggeri sentori animali (davvero particolari!?!?!). All'assaggio è ancora più caratteristico, Co2 molto più irruenta del precedente, con acidità e sapidità più marcate; davvero grintoso e vivace!!

3. Champagne Brut Blanc de Noir "Vieille Cuvée" - Alain Couvreur

Assemblaggio di Pinot Nero e Pinot Meunier, secondo me, il più complicato da capire. Si apre con profumi vinosi molto forti, che ricordano la grappa, e decisi sentori di pane nero e lievito, che si intersecano a erbe officinali e anice. Al palato, riprende spezie e aromi sopra descritti con un buon equilibrio tra morbidezza e acidità. Non facile da bere!..ma interessante!

4. Champagne Extra-Brut "Les 7" - Laherte freres

Prodotto con tutti i vitigni permessi dal disciplinare; i classici (Pinot Nero e Meunier, Chardonnay) e  i vitigni minori (Pinot Bianco-Arbanne-Petit Meslier-Fromentau). Profumo intrigante, scorza di lime, anice, erba fresca; leggeri sentori di idrocarburi e zucchero filato. Gran bella struttura e acidità, leggera dolcezza nel finale. E' il più diretto, schietto..e il mio preferito!

5. Champagne Extra-Brut Grand Cru "Complantee" - Agrapart et fils

Stesso uvaggio del precedente, ma all'esame olfattivo e gustativo è completamente diverso; i profumi sono di pane fresco al latte, di pasticceria, floreali e si hanno sentori iodati. Fantastico al palato; setoso, bella salatura e acidità moderata...davvero buono!!

6. Champagne Brut Nature Blanc de Blancs "Avalon" - Charles Dofour

100% Chardonnay...netti sentori marini, erbe aromatiche e spezie, dragoncello e zenzero, e belle note vanigliate, di noce di cocco. Un vino molto elegante, diretto e di grande persistenza, con una leggera sfumatura legnosa.

So che potrei essere sceso troppo nel tecnico con la degustazione, ma, penso che, essendo Champagne tutt'altro che semplici e scontati, la cosa migliore è cercare di trasmettere ogni singola sensazione gusto-olfattiva che ogni vino mi ha dato; piccolo appunto sull'esame visivo; di solito ne do conto se mi colpisce in modo particolare, per quanto riguarda i vini sopra descritti, ovviamente avevano tutti colori brillanti tipici dello Champagne..

Sperando di non avere esagerato con la terminologia tecnica, vi consiglio caldamente, se vi capita, di assaggiarli, e, se li trovate in enoteca, vi avviso che sono bottiglie che viaggiano sui 70€...ma per uno Champagne di questo tipo...ne vale davvero la pena!!!


 
Cheers!!